Quella che guardate qui sopra è l'ultima mia vignetta prodotta per il Quotidiano della Basilicata. Si chiude per me un periodo importante, che mi ha dato tanto, ma che mi ha visto impegnato contemporaneamente su più fronti con ritmi forsennati.
In questi quattro anni per il Quotidiano ho disegnato quasi 1500 vignette, scritto (interviste, recensioni e articoli), portato in redazione nuovi e affidabili collaboratori e, dulcis in fundo, inventato, diretto e impaginato 71 numeri del Quotidiano della Satira.
Il 21 dicembre scorso, il direttore Leporace mi ha comunicato telefonicamente, alla fine di quest'ultimo mio personale "annus horribilis" (la legge di Murphy è inesorabile), che il giornale dal 2011 taglia i cordoni alla satira - almeno alla mia e a quella del caro amico Giancarlo.
Non posso che rispettare questa decisione e prendermi un obbligato periodo di riposo. Avrei anche continuato, rinunciando al mio (vi assicuro) modesto compenso, ma non mi è stato chiesto e, nel caso, avrei accettato se fosse stata una scelta condivisa nella sostanza (e solo per superare un momento difficile) da tutti coloro i quali lavorano per quello che solo fino alla mezzanotte è anche il mio editore. Ma così non è stato e mi ritiro dunque in buon ordine, salutando, ringraziando e abbracciando i compagni di viaggio della redazione (taggati e non) e i tanti lettori che mi hanno seguito con affetto e partecipazione ("...concedendomi una vacanza nell'albergo più costoso del mondo" - si fa per dire).
Un grazie particolare lo voglio riservare ai tanti che in questi anni hanno scritto di aver preferito l'acquisto del Quotidiano alle altre testate locali, solo (o anche) per leggere le mie vignette, agli zelanti amministratori e agli oltre mille iscritti del gruppo di Facebook che seguono i miei lavori in rete.
Sono soddisfazioni che danno un senso alla satira, e ragione a chi la sceglie...
Buon Inizio,
Giulio :-)
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