Il nuovo Male di Frigidaire contro la finta satira da salotto di Vincenzo Sparagna - 30-09-2011
Da sabato primo ottobre è in edicola IL nuovo MALE. Non quello pensato come una penosa furbata editoriale dalle nuove star della satira da salotto televisivo ovvero Vauro e Vincino, ben foraggiati dal Corriere della Sera, dal Foglio di Ferrara e da altri centri della disinformazione italiana (Rai ecc.ecc.), ma quello fatto da noi di Frigidaire contro tutti i potenti e i prepotenti del mondo.
Sono 16 pagine tabloid a colori libere da qualsiasi censura, scanzonate e divertenti, ma anche capaci di far riflettere su tante cose. Non perdetelo, costa solo 2,50 euro e li vale tutti.
L’idea di fare questo nuovo Male è frutto della reazione incredula di fronte alla corruzione ideale e alla deriva barzellettistica che stanno distruggendo quel poco che restava della cosiddetta satira italiana. Ormai ogni autore che non sia proprio un brocco (e che non abbia una sua morale e delle vere convinzioni) si lascia comprare senza neppure chiedersi dove vanno a finire le sue cose, di quale progetto facciano parte, che senso abbia parteciparvi. Contano solo quelli che il mio amico Vincino chiama, alla maniera siciliana, i piccioli. E, impercettibilmente, i comprati si adeguano a chi gli da i piccioli.
Poi c’è Vauro, suo compare ridanciano nel progetto di fare un giornaletto di satira che usa il marchio Male per accreditarsi. Costui, ex fuggiasco dopo il n.3 del vero Male per paura che lo accusassero di essere estremista, dopo aver fatto il cretino ad Anno Zero si atteggia a compagno interpretando il ruolo dell’antiberlusconiano accanito.
Ora dicono che faranno un settimanale. Lo dicono da un anno. Forse ci riusciranno, visto che hanno avuto un po’ di soldi da un paio di azionisti de Il Fatto e hanno assoldato una nutrita banda di mercenari e vagabondi, giovani ingenui e con poca qualità, e vecchi satiri di un tempo che fu. Beh, io dico che era meglio l’Armata Brancaleone, almeno a dirigerla c’era il grande Monicelli! In ogni caso che decidano i lettori tra il nostro Frigidaire, con il suo supplemento indipendente IL nuovo MALE, e il giornaletto di satira salottiera annunciato. Ma sono sicuro che il giornalino della coppia tosco-siciliana piacerà a certa gente... frizzante, alla moda, un po’ di destra e un po’ di sinistra.
Sono 16 pagine tabloid a colori libere da qualsiasi censura, scanzonate e divertenti, ma anche capaci di far riflettere su tante cose. Non perdetelo, costa solo 2,50 euro e li vale tutti.
L’idea di fare questo nuovo Male è frutto della reazione incredula di fronte alla corruzione ideale e alla deriva barzellettistica che stanno distruggendo quel poco che restava della cosiddetta satira italiana. Ormai ogni autore che non sia proprio un brocco (e che non abbia una sua morale e delle vere convinzioni) si lascia comprare senza neppure chiedersi dove vanno a finire le sue cose, di quale progetto facciano parte, che senso abbia parteciparvi. Contano solo quelli che il mio amico Vincino chiama, alla maniera siciliana, i piccioli. E, impercettibilmente, i comprati si adeguano a chi gli da i piccioli.
Poi c’è Vauro, suo compare ridanciano nel progetto di fare un giornaletto di satira che usa il marchio Male per accreditarsi. Costui, ex fuggiasco dopo il n.3 del vero Male per paura che lo accusassero di essere estremista, dopo aver fatto il cretino ad Anno Zero si atteggia a compagno interpretando il ruolo dell’antiberlusconiano accanito.
Ora dicono che faranno un settimanale. Lo dicono da un anno. Forse ci riusciranno, visto che hanno avuto un po’ di soldi da un paio di azionisti de Il Fatto e hanno assoldato una nutrita banda di mercenari e vagabondi, giovani ingenui e con poca qualità, e vecchi satiri di un tempo che fu. Beh, io dico che era meglio l’Armata Brancaleone, almeno a dirigerla c’era il grande Monicelli! In ogni caso che decidano i lettori tra il nostro Frigidaire, con il suo supplemento indipendente IL nuovo MALE, e il giornaletto di satira salottiera annunciato. Ma sono sicuro che il giornalino della coppia tosco-siciliana piacerà a certa gente... frizzante, alla moda, un po’ di destra e un po’ di sinistra.
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